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Chi è il cane guida
Ali'

 Un cane guida è una creatura davvero speciale.
 
Il non vedente grazie al suo cane guida vive l'opportunità di occasioni per socializzare e per trascorrere momenti di serenità.
 
I principali risultati dell’impegno del cane guida sono: il concetto della linea retta, la stima del traffico, la capacità di evitare gli ostacoli, l'iniziativa e obbedienza  e il comportamento sociale.
 
L'addestramento di base inizia generalmente intorno ai 12 mesi e si protrae per circa 5 mesi; al termine di questa fase il cane viene sottoposto ad un ulteriore periodo della durata di 2 mesi di addestramento personalizzato secondo le esigenze di mobilità del non vedente cui sarà successivamente assegnato.
 
Le razze attualmente impegnate sono: Pastore Tedesco (5%), Labrador Retriever (70%) e Golden Retriever (25%).
 
L'addestramento viene interamente costruito beneficiando dell'equilibrio delle doti caratteriali dell'animale cui viene instillato un crescente "senso di responsabilità" che lo porta ad inglobare nelle sue dimensioni, anche quelle del partner. L’uso del cane guida come sostegno morale e ausilio di mobilità per le persone non vedenti è molto antico.
 
Le sue tracce sono presenti nei disegni ritrovati sulle pareti di grotte dell’era paleolitica,  come riferisce N. Coon nella sua "Breve storia del cane guida per ciechi", nonché in alcuni dipinti cinesi del XIII secolo.
 
La Storia moderna del cane guida passa attraverso varie fasi nelle quali si cerca di concretizzare l'intuizione che il cane può diventare, se opportunamente istruito, un eccezionale strumento di mobilità.
 
Tentativi di adattare l'animale ad una disciplina sistematica e metodica si hanno a partire dal 1780 presso l'Ospedale per Ciechi di Parigi. In Germania nel 1920 erano già stati forniti cani guida a 539 reduci che avevano perduto la vista nel corso della I Guerra Mondiale.  È curioso ricordare che i primi cani guida furono gli stessi cani che, durante il conflitto, erano stati addestrati come cani da guerra.
 
Progressivamente vengono aperte nove scuole in altrettante città e i cani addestrati vengono assegnati anche a cittadini inglesi, francesi, spagnoli, italiani, americani, canadesi e russi.
 
La Scuola di Postdam viene visitata nel 1927 da Dorothy Harrison Eustis, una signora svizzera che possiede un allevamento di cani e si è occupata di addestramento di soggetti impiegati in azioni di guerra.
 
La signora Eustis, estremamente colpita da questo nuovo impiego del cane, scrive un entusiastico articolo.
 
Il testo suscita l’interesse di  Morris Frank, un giovane che ha perduto la vista in seguito ad un incidente. Egli ha da poco intrapreso la carriera di assicuratore e, per visitare i suoi potenziali clienti, si fa aiutare da un ragazzo, che spesso non mantiene l’impegno e la sua immagine professionale rischia in questo modo di essere compromessa. Morris implora Dorothy affinché addestri un cane, che lo liberi da ogni dipendenza dai suoi simili e lei, inizialmente restia, alla fine acconsente.
 
Nasce così Buddy, il primo cane guida che conquista letteralmente l’America e le cui gesta saranno poi raccontate in un commovente libro e più recentemente in un film. Morris Frank e la signora Eustis fondarono all’inizio del 1929 la Scuola americana "Seeing Eye" - Occhio che vede (ancora oggi una delle più grandi al mondo) e, sempre lo stesso anno, la Scuola di Scandicci (FI).
 
In Lombardia il Centro Cani Guida Lions di Limbiate sorto nel 1959 per iniziativa di un uomo straordinario: Maurizio Galimberti. Ingegnere aeronautico, pilota dell'aviazione da caccia durante l'ultima guerra, nel 1948 è vittima di un gravissimo incidente di volo che lo rende totalmente cieco. Acquista in Germania un cane addestrato per la guida dei non vedenti. Divenuto socio dei Lions Club Milano Host (il più antico d'Italia) trova amici disposti ad aiutarlo con generosa disponibilità. Nel 1963 il Servizio assume un maestro addestratore tedesco, Walter Hantke, che è portatore di un innovativo metodo di addestramento.
 
L'anno successivo il Comune di Milano concede in uso al Servizio, perché vi allestisca un Centro di addestramento, un terreno di circa mq. 5.000 nella zona dei quartiere Gallaratese e nel mese di marzo del 1965 vengono assegnati i primi tre cani guida addestrati.
 
Attualmente il centro occupa una superficie di metri quadrati 25.000. Il terreno è di proprietà della Provincia di Milano che ha concesso il diritto di superficie dell'area fino al 2031.
 
Importantissimo per l’addestramento del cane guida è il lavoro della famiglia affidataria, i cosiddetti "puppy walkers” che tengono cioè un cucciolo per un anno, con lo scopo di inserire il giovane animale nella realtà della vita quotidiana delle città caratterizzate dal traffico intenso, dalla folla, dai movimenti caotici, da rumori improvvisi di ogni genere garantendo cosi una buona formazione del futuro cane guida.
 
La socializzazione del cucciolo è infatti lo scopo primario del volontario, poiché buona parte dei comportamenti del cane adulto si determinano nel corso del suo primo anno di vita.
 E’ indescrivibile l’emozione che si prova nel vedere che il cane che ha vissuto con te per un anno, è diventato una guida ed un compagno di vita per una persona non vedente!
 
Si è sempre alla ricerca di puppy walkers volontari (rimborsati delle spese del cane).
 
Il cane guida è ancora oggi, insieme al bastone, l'unico ausilio di mobilità per i non vedenti e, se correttamente utilizzato, contribuisce alla conquista di una completa mobilità e autonomia. E' quindi evidente che ogni individuo, deve poter organizzare nel modo migliore la propria vita ed il proprio tempo libero secondo i suoi bisogni e desideri. Per tali motivi il non vedente, accompagnato dal proprio cane guida, deve potersi liberamente recare ovunque si svolgano attività lavorative, scolastiche, sociali e ricreative, accedere a tutti i mezzi di trasporto, agli esercizi pubblici, alle scuole e ai luoghi di lavoro. La Legge 8 Febbraio 2006, n.60 modifica alla legge 14 Febbraio 1974, n. 37 tutela questo diritto.
 
E' importante portare a conoscenza che i cani guida una volta addestrati vengono consegnati gratuitamente ai non vedenti che ne facciano richiesta. Con un cane guida si crea una simbiosi perfetta, porta il non vedente ad essere più autonomo anche se con il bastone ci si muove bene. Il cane guida sa farsi amare non soltanto per il suo lavoro ma anche per il suo carattere giocoso. Fin dal mattino riempie la giornata di coccole e dolcezza e poi non abbaia mai, anche per chi abita in condominio aiuta per i rapporti di buon vicinato! I limiti per un cieco sono spesso materiali ma anche mentali; ed è anche per questo che si consiglia vivamente di prendere un cane guida perché spesso il cieco tende ad isolarsi, a stare solo in casa.
 
Inoltre qualsiasi sacrificio, impegno o cambiamento che può comportare avere un cane in casa è ricompensato da un amore sincero e incondizionato che solo quando vivi con un animale riesci a capire. 

 

 

 Bernadette Zerella conduce ogni domenica su Radio Lodi  dalle 15 alle 18 il programma Black&Berny.  Ospiti fissi della trasmissione, attenta alle tematiche sociali, rappresentanti dell'Unione Italiana Ciechi.  
 Venerdì 29 luglio, durante il programma di Radio 105 Tutto Esaurito, Bernadette si è unita agli appelli per il ritrovamento di Alì. Domenica 7 agosto approfondirà in trasmissione l'argomento dei cani guida, che nel pieno rispetto dei non vedenti non debbono essere considerati strumenti, ma amici straordinari e creature bisognose anch'esse di ogni tutela e considerazione.

 

 

Data: 03/08/2011
Autore: BERNADETTE ZERELLA
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