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EmergenzaViolazione dei diritti umani: questo il risultato delle coltivazioni di soia GM
rapporto contro il governo argentino presentato alla Commissione per i Diritti Umani a Ginevra
Violazione dei diritti umani: questo il risultato delle coltivazioni di soia GM

Comunicato 6/12/2011

 Violazione dei diritti umani: questo il risultato delle coltivazioni di soia GM

Rapporto contro il Governo Argentino
presentato alla Commissione per i Diritti Umani a Ginevra

 Comunicato del “Grupo de Reflexion Rural” (Argentina) e di “Aktion GEN-Klage” (Germania)

Il “Grupo de Reflexion Rural” (GRR, Argentina) e “Aktion GEN-Klage” (Germania, network internazionale fondato da Christiane Lust) hanno presentato alla Commissione per i Diritti Umani delle Nazioni Unite un rapporto contro il Governo argentino, riguardante gli effetti in Argentina di una situazione altamente allarmante a livello globale, ovvero riguardante l’uso della soia geneticamente modificata.

 

L’uso della soia modificata viola seriamente i diritti economici, sociali e culturali della Popolazione Argentina, dei suoi agricoltori e apicoltori.

L’Argentina è infatti una delle nazioni che in tutto il mondo sono state maggiormente colpite dallo sviluppo delle coltivazioni transgeniche.

La Dichiarazione Internazionale dei Diritti Umani è stata ratificata da oltre 140 nazioni, inclusa l’Argentina, e inserita nel 2004 nella Costituzione dell’Unione Europea. Le nazioni firmatarie hanno l’obbligo di presentare ogni cinque anni un rapporto sulla situazione dei diritti umani nel loro paese alla Commissione per i Diritti Umani, economici, sociali e culturali delle Nazioni Unite, che ha sede a Ginevra.
In Argentina, le coltivazioni di soia sono composte praticamente al 100% da varietà gm. L’Argentina è il terzo produttore nel mondo di soia, dopo Brasile e Stati Uniti. Allo stesso tempo, le statistiche hanno rivelato che negli ultimi anni una percentuale sempre crescente della popolazione soffre la fame.

Già nel 2004 le coltivazioni di soia occupavano il 48% del terreno agricolo. Centinaia di migliaia di persone sono state cacciate dalle loro terre. Povertà e malnutrizione sono cresciute rapidamente.
La denutrizione – precedentemente sconosciuta in Argentina – è cresciuta fino al 17% con l’introduzione delle colture transgeniche. Nel 1970 la percentuale di popolazione che viveva sotto alla soglia di povertà era del 5%. Nel 2004 aveva già raggiunto il 51%.
L’irrorazione aerea di agrochimici sulle piantagioni di soia ha distrutto i raccolti dei contadini, mentre i loro polli e altri animali da cortile soffrivano danni e malformazioni di nascita. Le persone venivano colpite, in forma grave, da nausea, diarrea, vomito e lesioni cutanee, a causa degli erbicidi che venivano irrorati. I vegetali crescevano malformati e all’improvviso i laghi erano pieni di pesci morti (Agrar Info 160, sept.oct 2008, pag. 3).
La forte domanda di soia in Asia è stata causa di una crescita incredibile della produzione di soia in Argentina, a partire dalla metà degli anni ’90. Ciò è avvenuto a spese della biodiversità nelle colture, a spese degli animali da cortile, dell’ambiente e della salute umana. Lo studio “Fermate la fumigazione” del CFR (Council of Foreign Relations) rileva che, nelle regioni destinate alla soia, le piccole proprietà terriere sono circondate da gigantesche monocolture e, di conseguenza, vengono irrorate con glifosate. Il più spesso sono costrette ad arrendersi (…). La gente nelle zone colpite (…) ha lottato disperatamente affinché il glifosate non piova sui campi, distruggendo i raccolti insieme alla salute degli abitanti (…).
La contaminazione viene considerata il risultato di una politica di esportazione devastante, basata sulle coltivazioni intensive di soia … I campi di soia sono deserti verdi che distruggono il lavoro e cacciano le popolazioni rurali dai loro territori (“Villaggi malati” di Marcela Valente, 5.03.2009)
L’industria agrobiotech accellera l’estinzione dei piccoli agricoltori  in tutto il mondo. Deforestazione, uso crescente di pesticidi, distruzione dei mezzi di sussistenza dei popoli indigeni (piccoli agricoltori e contadini), concentrazione terriera, schiavitù, esodo rurale e povertà crescente nelle campagne sono gli effetti, già abbondantemente dimostrati, di un modello di agricoltura: la monocoltura transgenica.
Abbiamo grande speranza che la Commissione per i Diritti Umani delle Nazioni Unite  ci aiuti con urgenza nel ribaltare lo sradicamento della popolazione del nostro paese, la distruzione delle colture e delle comunità che vengono dislocate per imporre: l’agricoltura transgenica industriale, l’esproprio dei terreni, il danno alimentare e di salute sofferto di nostri concittadini. La nostra speranza è che la Commissione per i Diritti Umani possa imporre il rispetto dei diritti dei cittadini argentini, quali elencati nella Dichiarazione Internazionale dei Diritti Umani.

Per questo incitiamo il Governo Argentino a:

  • Ristabilire la nostra dignità nazionale e denunciare la procedura della soia insieme al ruolo impostoci di esportatori di merce agricola per l’alimentazione del bestiame e per il biodiesel dei paesi “sviluppati”.
  • Fermare l’esperimento biotecnologico oggi in atto su 40 milioni di cavie: i cittadini argentini.
  • Ripristinare la produzione nazionale di colture basilari, per difenre la nostra sovranità alimentare e lo sviluppo locale.
  • Promuovere la ripopolazione del nostro territorio con comunità rurali e produttori locali di cibo sano, creato senza produrre danno all’Ambiente.
  • Ristabilire il controllo statale della “National Grain Commission” per ricostituire un settore “basso costo” di prodotti basilari per la nostra popolazione – ad esempio lenticchie, riso e prodotti caseari – la cui produzione soffre attualmente una profonda crisi, quando non è del tutto assente.
  • Accertare che gli agricoltori possano produrre nuovamente le proprie sementi e possano riscoprire il loro patrimonio genetico, proibendo la produzione, l’introduzione e la coltivazione di Ogm (organismi geneticamente modificati) e creando al contempo le basi per un altro modello economico nazionale, che si basi sulla sovranità alimentare e lo sviluppo locale.

Chiediamo alla Commissione delle Nazioni Unite per i Diritti Umani economici, sociali e culturali di esprimere la Sua preoccupazione - così come ha fatto in questo ambito per i Governi della Germania, dell’India, della Colombia e del Brasile- riguardo alle violazioni del diritto all’alimentazione (con il drammatico aumento della povertà), al diritto alla salute, all’integrità e alla autodeterminazione, diritti tutti che vengono drammaticamente violati attraverso l’uso della soia GM in Argentina.

Chiediamo anche  alla Commissione di dare indicazione al Governo Argentino di mettere fine a queste violazioni dei nostri più basilari diritti Umani immediatamente.

Firmato:

GRR Gruppo di Riflessione Rurale: organizzazione ecologista, finalizzata a contrastare il modello di agricoltura di esportazione agroindustriale, a promuovere attivamente lo sviluppo rurale locale e la cultura contadina.
Aktion GEN Klage
Gauting Germania
Christiane Lust:
www.stopptgennahrungsmittel.de

Per approfondire: http://www.equivita.it/index.php/it/comunicati/12-comunicati/401-comunicato-310711

Comitato Scientifico EQUIVITA
Tel. + 39. 06.3220720, + 39. 335.8444949
E-mail: equivita@equivita.itQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.   
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Data: 20/12/2011
Autore: Comitato Scientifico EQUIVITA
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