Per almeno un mese l’Italia ha potuto vantare il primato di bandiere blu, l’attestazione dell’alta qualità delle spiagge, che la facevano sembrare un Paradiso per i turisti. Ma oggi il nostro Paese si risveglia da questo idillio, scoprendo di avere anche molte “bandiere rosse“. Queste sono una novità, e vanno decisamente in contrasto con le buone notizie dell’inizio di maggio. Questa attestazione, che come è facile capire dal colore, è esattamente il contrario della bandiera blu, punisce quelle spiagge (costiere o interne) “non conformi ai requisiti minimi della direttiva Ue sulla qualità delle acque”, e viene assegnata dall’Agenzia Europea per l’Ambiente dopo un attento studio dell’acqua e delle zone adiacenti la costa. Quest’anno le bandiere rosse assegnate all’Italia sono 56 ma c'è anche da considerare che rappresentano solo l'1% dell'insieme dei siti balneari.
Delle 56 spiagge “cattive”, quasi la metà, ben 23, sono in Veneto, mentre la Liguria, che vanta il maggior numero di bandiere blu, deve fare i conti anche con 8 bandiere rosse. A seguire troviamo la Calabria (6), Campania (5), Marche (4), Sicilia (3, tutte molto vicine, in provincia di Messina), e le altre in Toscana e Abruzzo. Qui in basso la mappa interattiva europea:
http://www.eea.europa.eu/themes/water/interactive/bathing