E' sempre più sentito il dibattito sulle condizioni di degrado, abbandono e, di fatto privatizzazione di uno dei più bei parchi storici cittadini italiani: Villa Borghese. Lasciata precipitare nell'incuria nel corso degli anni e, di recente, concessa a eventi privati e devastanti.
Già sconquassato dal villaggio sponsor del Concorso Ippico Internazionale di Piazza di Siena, un tempo elegante e contenuto, oggi inutile baraccone, quel fragile gioiello architettonico e ecologico di Piazza di Siena è di estate in estate trasformato in discoteca, villaggio della Fifa per assistere ai Mondiali di calcio, arena da concerti.
Ultimo, l'annuncio di sei serate consecutive assegnate a Renato Zero a fine estate. Al cantante, associazioni come Italia Nostra, gli Amici di Villa Borghese, moltissimi comitati e cittadini, hanno scritto una lettera aperta con la preghiera di desistere per amore del parco, degli alberi, di uccelli, scoiattoli, insetti ormai terrorizzati e decimati, e della stessa Città, ma senza ottenere successo.
Lo stesso sindaco Alemanno, dopo una visita a Villa Borghese arsa, cosparsa di immondizie, feci umane, ha vagamente ammesso la necessità di qualche pulizia ulteriore - rimandata a settembre - ma non di cure maggiori allo straordinario patrimonio architettonico, monumentale e naturalistico, né ha desistito dal proposito di affittare il bene pubblico a imprese e esercizi privati.
I concerti di Renato Zero sono stati confermati.
Questa lugubre storia è da considerarsi un campanello d'allarme, considerato che Villa Borghese è il più famoso parco della nostra Capitale. E' sempre stata un luogo meraviglioso, meta di turisti, fiore all'occhiello del nostro Paese.
Il fatto che un'amministrazione tanto in vista possa così disporre di un simile patrimonio pubblico, tutelato fra l'altro da tre leggi internazionali, protetto dall'UNESCO e SIC (Sito di interesse comunitario) costituisce un gravissimo precedente.