Se trovate un cane o un gatto e non potete tenerlo, o dovete aiutare amici o  conoscenti a sistemare qualche animale bisognoso, ATTENZIONE alle adozioni facili.
  C'è chi a volte si lamenta per il gran numero di controlli e apparenti ostacoli posti da alcuni canili e rifugi prima di assegnare un'adozione, ma il fatto che una struttura compia scrupolosi accertamenti prima di affidare un essere vivente inerme è segno di serietà.
  La grande facilità nelle comunicazioni, l'immediatezza che oggi viene offerta dal Web, la possibilità di mettersi in contatto rapidamente facendo circolare fotografie, appelli, richieste e proposte, da un lato senz'altro favoriscono lo sviluppo di una straordinaria rete di contatti e aiuti, dall'altro non escludono insidie.
  Il fatto che una persona ignota si proponga di adottare un cane non significa necessariamente che sia in buona fede, che avrà cura dell'animale, che sia la reale destinataria di quest'ultimo; infine, che esista sul serio.
  Oggi per trasportare gli animali in adozione anche da una parte all'altra dell'Italia esistono le cosiddette staffette. Volontari percorrono tratte di viaggio fino alla consegna. Tuttavia, in linea generale, è buona regola pensare che l'adottatore dovrebbe essere abbastanza motivato da ritirare di persona il cane o gatto che ha deciso di prendere con sé, o quantomeno di percorrere, salvo impossibilità particolare, una parte del percorso.
  Ma prima ancora, chi adotta non può essere un perfetto estraneo.
  MAI, MAI, MAI mandare animali a chi non si conosce affatto, a chi non possiamo sottoporre a verifica diretta oppure da parte di persone o associazioni che conosciamo molto bene.
  MAI adagiarsi sulle notizie di terza o quarta mano, MAI commettere superficialità sulla pelle degli animali.
  Lo sappiamo, la situazione randagismo e abbandoni è critica, i rifugi di tutta Italia traboccano, ma l'obiettivo è salvare e aiutare queste creature. Non consegnarle con leggerezza, indifese, a situazioni che potrebbero rivelarsi anche assai peggiori di quelle originarie.
  Infine, MAI adozioni all'estero.
  Sono pericolosissime.
  Ogni paese, in tema di animali, ha la sua normativa. Noi al solito facciamo grande fatica a veder applicate e rispettate le nostre leggi, ma ne abbiamo di piuttosto decenti. Nazioni come la civile Svizzera, ad esempio, consentono presso gli ambulatori veterinari l'uccisione di un animale da compagnia a discrezione del proprietario, e custodiscono i canili lindi poiché dopo tre giorni ogni occupante, ove non reclamato, viene soppresso. Perlomeno nell'ufficialità: in vari paesi del nord Europa le case farmaceutiche hanno sedi e attività e di conseguenza la sperimentazione animale è particolarmente intensa. 
  Anche la Germania è un paese in cui si adottano volentieri, all'apparenza, cani e gatti da nazioni considerate meno evolute (vedi l'Italia). Anche animali malati, sofferenti, con gravi difetti fisici.
  Non vogliamo sembrare ingenerosi rispetto a tanto slancio e per fortuna il mondo è popolato anche da persone favolose.
  Il punto però è che, salvo rari casi, di un animale all'estero si perdono subito e del tutto le tracce, e sono rischi che proprio non si possono correre.
  E' vero: trovare casa sicura ai nostri amici non è semplice e richiede tempo, impegno e responsabilità. Ma l'impresa è possibile. Ne è testimonianza il lavoro straordinario svolto da un'incredibile e vasta catena di persone valorose, che agli animali dedicano amore, tempo, energia inimmaginabili.
  A maggior ragione e per rispetto di tanto lavoro non bisogna commettere errori.