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EmergenzaE poi dicono che l'alluvione...
Rischio idrogeologico
E poi dicono che l'alluvione...

 Da Padova:
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n questi giorni la maggioranza che governa la città ha in programma incontri e riunioni per decidere sull’ulteriore edificazione della zona parco Iris tra via Forcellini e via Canestrini. Per questo Legambiente ha diffuso un dossier  sugli allagamenti degli ultimi anni e il rischio idraulico della zona che dimostra come un’ulteriore edificazione aggraverebbe ulteriormente il rischio a cui è sottoposta quell’area. E’ necessaria una sospensione  delle edificazioni e il trasferimento di cubatura in altre zone della città utilizzando strumenti come i crediti edilizi o la compensazione”.

Ecco in sintesi i contenuti del dossier
Gli allagamenti di via Canestrini - Eventi imprevedibili assolutamente prevedibili

Nell’arco di pochi mesi a Padova si sono avuti due grandi allagamenti a seguito di forti piogge: settembre 2009 e maggio 2010. L’area più colpita è stata quella del cosiddetto bacino Forcellini-Canestrini-Crescini. La pioggia più importante, quella del 12 maggio 2010, ha fatto registrare una precipitazione di 40,6 mm d’acqua in 30 minuti. Secondo i dati del centro Meteorologico di Teolo, di eventi simili per intensità e durata, nella provincia di Padova se ne sono registrati 20 negli ultimi sei anni, 15 dei quali con valori uguali o superiori ai 40 mm e con punte superiori addirittura ai 50 mm. Non quindi eventi così eccezionali e imprevedibili ma fenomeni che ultimamente si sono registrati con una media di almeno due volte all'anno nel territorio padovano.

I costi per la comunità

Le domande di risarcimento danni per i due allagamenti ammontano a circa 3,5 milioni di euro, e prevengono principalmente da cittadini dalla zona Forcellini-Canestrini-Crescini. Come spiega il dossier i danni in realtà superano tale cifra.

Rischio e cemento in zona Iris

L’area Forcellini-Canestrini-Crescini è un vero e proprio catino, formato da terre basse racchiuse dalle sponde degli argini Scaricatore e San Gregorio che impediscono il deflusso delle acque che vi si accumulano. Per questo motivo la zona è definita come “estremamente vulnerabile dal punto di vista idraulicodal Consorzio di Bonifica Bacchiglione. Motivo per cui alcuni terreni, erano stati destinati a verde pubblico dal precedente Piano Regolatore del Comune. Infatti quando il suolo è reso impermeabile da strade, tetti, piazzali,… l’acqua piovana non viene più assorbita dal terreno ma perviene rapidamente ai canali e agli impianti idrovori. La portata scaricata da un’area urbana è anche 20 volte superiore rispetto a quella di un’area agricola.

Il Prg stato però modificato consentendo l’edificazione delle aree verdi e avvallando indecorose operazioni speculative.

Le soluzioni

Ma nemmeno di fronte alle evidenze degli allagamenti l’amministrazione sembra voler frenare la cementificazione. In particolare, nei terreni attigui al Parco Iris, compresi tra via Forcellini e via Canestrini, dopo i recenti 135 appartamenti Erp, si vorrebbero ora costruire altri 100 appartamenti.

Il consiglio comunale del 12 luglio 2010, ha approvato alcuni interventi in zona: il raddoppio dell’idrovora a Voltabarozzo, una nuova idrovora sul canale San Gregorio,  il rifacimento ed ampliamento della rete fognaria di via Crescini. Interventi fondamentali per dare una risposta ai ripetuti allagamenti dell’area ma non sufficienti. Le idrovore infatti non possono entrare in funzione quando il livello dei fiumi è troppo alto per potervi pompare dentro ulteriori volumi d'acqua. Basti pensare alle recenti piene del Bacchiglione di novembre.

Se la sospensione delle edificazioni in attesa degli interventi di salvaguardia idraulica, è il primo passo da compiere, serve quindi poi lavorare sulla prevenzione: è particolarmente importante il destino dei terreni verdi attigui al Parco Iris, che vanno salvaguardati creando un vero grande parco urbano. Per questi motivi, come già indicato nei percorsi partecipati per il nuovo Piano di Assetto Territoriale del Quartiere va trasferita la cubatura prevista in zona Iris, in aree non a rischio e già destinate ad essere urbanizzate, utilizzando strumenti come i crediti edilizi o la compensazione per permettere lo spostamento delle cubature in altre zone,… ma ad oggi non un solo passo in questa direzione è stato fatto dall’Amministrazione Comunale a differenza di quanto avviene in altri comuni della Regione.

In ballo ci sono la salute la sicurezza e la qualità della vita dei cittadini.

http://www.legambientepadova.it/files/iris_allagamenti.pdf

E. R.

 

Data: 15/02/2011
Autore: enrica ricciardi
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