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EmergenzaL'"asinello rasaerba" morto di stenti a Treviso: denuncia di Oipa e Lac
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Drammatica situazione nel recinto degli asini rasaerba di Zaia: acqua putrescente e un cucciolo di asinello morto.
Canzian: (OIPA): “La provincia blocchi subito questo insensato e crudele progetto.”  Zanoni (LAC): “Speriamo che i cavalli razza Piave di Muraro non facciano la stessa fine degli asinelli di Zaia”.

Nel 2004 il Presidente della Provincia, Luca Zaia, fece acquistare alla Fiera di Santa Lucia di Piave sei asini per essere impiegati, come soluzione ecocompatibile, nel progetto pilota di pascolo sulle scarpate della tangenziale di Postioma (Comune di Paese-  provincia di Treviso) in qualità di macchine "rasaerba" al posto delle vetture più costose ed inquinanti.

Oggi, dopo sette anni, la situazione di questi asinelli è ormai insostenibile e drammatica, l’acqua fornita risulta putrescente ed inoltre martedì sera una cittadina di Postioma ha scoperto un cucciolo di asinello morto chissà da quanti giorni (Cf. fotografia in allegato) e lasciato in mezzo agli altri animali. Ora OIPA e LAC stanno preparando una possibile denuncia alla magistratura per maltrattamento di animali ed un esposto alle autorità sanitarie.

Mara Canzian presidente della Sezione Oipa di Treviso ha dichiarato: “Vogliamo citare le parole di Zaia del giorno di avvio degli asinelli rasaerba:  “Finalmente è arrivato il giorno!” disse di fronte ad una folla di bambini delle scuole medie di Postioma e numerosi giornalisti locali e nazionali intervenuti per assistere alla liberazione dei 6 asinelli protagonisti del progetto pilota di "sfalcio ecologico". Che cosa direbbe oggi il Presidente Zaia a quella folla di bambini di fronte all'immagine di questo asinello immortalato in una foto scattata martedì sera, 26 Aprile, morto presumibilmente di stenti? Pura merce da lavoro, abbandonati al loro destino, con l'acqua putrida e senza cibo, non ci sono parole per descrivere questa incresciosa situazione. Come può parlare il Presidente Zaia di "compatibilità con l'ambiente", di "progetto ecologico", di "creature che potranno pascolare in tutta tranquillità" di fronte a questa immagine! Poveri asinelli, costretti a fare da aspirapolvere dove transitano centinaia di autoveicoli inquinanti in condizione così precarie da portare alla morte. Credo che sia il momento per la Provincia di riscattare la loro immagine e di dire STOP AGLI ASINELLI "FALCIA ERBA". Non vogliamo più vedere immagini come questa, una volta per tutte vogliamo lanciare dei messaggi puri, veri e puliti ai nostri figli e non ingannevoli perbenismi propagandistici.”

Andrea Zanoni presidente della LAC Lega Abolizione Caccia del Veneto ha aggiunto: “Da tempo vado denunciando questa incredibile situazione, gli asini da anni sono relegati in poche decine di metri quadri recintati, dove hanno brucato e consumato tutta l’erba a loro disposizione, mentre nei vari chilometri di bretella ci sono le scarpate laterali piene di erbacce ed arbusti alti anche oltre un metro, si tratta del palese fallimento dell’iniziativa puramente mediatica e propagandistica dell’allora presidente della Provincia Zaia. La gestione delle scarpate della bretella di Postioma sono sotto la responsabilità della Provincia di Treviso e quindi dell’attuale Presidente Muraro, mi chiedo pertanto quanto paghiamo noi contribuenti  per questo servizio considerato come vengono tenuti questi animali. Mi chiedo inoltre quanti giorni sarebbe rimasto ancora li quel cadavere, a pochi metri dalla Feltrina, se non fosse stato per l’intervento di questa residente che ha denunciato il fatto. Muraro dovrebbe poi dirci che fine ha fatto il cadavere, quali modalità di smaltimento sono state adottate e se il corpo dell’asinello è stato sottoposto ad un controllo veterinario per stabilirne le cause di morte. Speriamo che ai cavalli Razza Piave Muraro non faccia fare la stessa fine degli asinelli di Zaia.”

OIPA Italia – sezione Treviso e provincia Delegata: Mara Canzian - Via Borgo San Daniele 38 – 31050 Povegliano (TV)  - Tel. 339 7760836 – treviso@oipaitalia.com

LAC Lega Abolizione Caccia – Sezione del Veneto – Via Cadore 15/C int. 1 31100 TREVISO Cell. 347/9385856 email lacveneto@ecorete.it

29 aprile 2011

Sull’asinello morto e sullo stato di degrado degli asinelli “rasaerba” Muraro dimostra di essere gravemente disinformato.

Perché un’asina gravida veniva detenuta promiscuamente ad altri asini e senza una stalla dove partorire?

Ieri noi dell’OIPA e della LAC abbiamo denunciato lo stato di degrado inel quale si trovano gli asini rasaerba nella bretella di Postioma di Paese segnalando la morte di un cucciolo di asino abbandonato da tempo nonché l’acqua putrescente a disposizione degli animali.

Oggi il Presidente Muraro  dichiara che gli animali bevono soltanto acqua corrente. Mentre l'”acqua stagnante” che viene segnalata è quella di raccolta dalle canalette a servizio delle scarpate, onde prevenire franamenti; acqua quest’ultima che non viene utilizzata per il ristoro degli animali.”

Ci spiace constatare che il Presidente Muraro sia gravemente disinformato o peggio che lo stesso sia oggetto di una presa in giro da parte di qualcuno che non lo ha correttamente informato.

L’acqua stagnante e putrescente non riguarda gli scoli ma è proprio quella presente nell'abbeveratoio degli asini, in merito abbiamo testimonianze e documentazione fotografica (Cf. fotoallegate).

Inoltre un abbeveratoio è tutto rotto e presenta delle protuberanze appuntite che potrebbero creare problemi agli asini durante l’abbeverata, questo è ancora presente sul posto e dopo la nostra denuncia ora però contiene acqua pulita.

Se come dice Muraro si tratta di un asinello nato morto la cosa diventa ancora più grave perché è inaudito che una asina gravida venga detenuta libera in una scarpata, rinchiusa in un recinto promiscuamente ad altre asine ed asini adulti, anziché essere stata  ricoverata in una stalla al riparo dalle intemperie e dal vento e sotto costante osservazione.

Se ci fossero state delle complicazioni (come pare ci siano state) anche l’asina poteva morire, se ci fossero stati i dovuti controlli da parte di chi è pagato per farlo forse l’asinello non sarebbe morto.

Se, come dice Muraro,  “La convenzione che è stata sottoscritta dalla Provincia nel novembre 2008 con il soggetto affidatario degli animali e del servizio è molto rigorosa e disciplina puntualmente le norme da osservare per garantire innanzitutto il benessere animale.” e' evidente che  altrettanto non lo sono i controlli della Provincia sull’operato del privato che per accudire (si fa per dire) gli asini si porta a casa 16.000 euro all’anno.

L’acqua putrida dimostra che in questa detenzione non c’è nulla di rigoroso, inoltre il privato pare abbia saputo del cadaverino solo da una residente di Postioma grazie alla quale poi è intervenuto sul posto.

Oltre all’esposto alla magistratura per la morte dell’asinello ne stiamo valutando un secondo alla Corte dei Conti per danni erariali perché è inaudito che 16.000 euro dei cittadini vengano spesi in questo modo per un servizio che evidentemente non funziona.

Muraro invece di prendersela con noi lanciando accuse insensate risponda alle nostre domande e ci dica dove sono finiti tutti gli asinelli nati fino ad ora visto che ce ne sono ancora e solo sei. Nel 2005 ne sono stati portati sei e ad oggi ce ne sono sempre sei, come mai? Forse non ci sono le condizioni idonee per il loro benessere? Forse i piccoli sono stati venduti? Forse qualcuno se li è portati a casa ? O forse sono semplicemente morti in chissà in quali tragiche maniere?

Perché invece di fare il solito “vittimismo” Muraro non accerta le colpe di chi ne è veramente responsabile ammettendo che questo progetto è fallito e non ha più alcun senso?

Delegata OIPA Italia – sezione Treviso e provincia Mara Canzian - Via Borgo San Daniele 38 – 31050 Povegliano (TV)  - Tel. 339 7760836 – treviso@oipaitalia.com 

Presidente LAC Lega Abolizione Caccia – Sezione del Veneto Andrea Zanoni -  Via Cadore 15/C int. 1 31100 TREVISO Cell. 347/9385856 email lacveneto@ecorete.it




Data: 02/05/2011
Autore: Fausto Lucarelli
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