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EmergenzaCASERMA ROSSANI DI BARI: il paese dei balocchi verso la cementificazione
Sogni e contraddizioni. In assenza di progetti del parco a verde, incalzano le proposte dei privati costruttori
CASERMA ROSSANI DI BARI: il paese dei balocchi verso la cementificazione

Bari,  05.03.2010

Si è appreso con piacere delle lodevoli iniziative avviate dai promotori del portale “Il Respiro” attivo in campo nazionale riguardo a verde, biodiversità, territorio, inquinamento e cementificazione, allo scopo di salvaguardare le città italiane da quel poco che rimane di un verde preziosissimo.

Il Movimento Civico Pro-Civitate di Bari Vi informa circa i sogni e le contraddizioni, in assenza di progetti realistici,  riguardanti la realizzazione di un grande Parco all'interno di un'area, già dismessa dal Ministero della Difesa nel cuore della città, nota come ex Caserma Rossani. Si paventa l'imminente scempio che andrà a privilegiare il cemento piuttosto che incrementare il verde nella nostra città che, come indicato nel censimento Legambiente, risulta tra le ultime in classifica per verde fruibile pro-capite.

Il boom edilizio degli anni 60 ha privilegiato strade con marciapiedi stretti, palazzi spesso anonimi e privi di soluzioni estetiche urbanistiche ed architettoniche; pochi i viali alberati. Le zone circostanti la ex Caserma Rossani sono attanagliate da immissioni acustiche da traffico e da smog che rende l'aria irrespirabile e cancerogena anche per la sosta di decine di pulmans. Ci si spaventa di avere un  gran parco come “Villa Borghese”, “Bois de Boulogne”, “Hide Park”, “Central Park” che sono o non sono polmoni verdi nel cuore delle città? Addirittura l'architetto Renzo Piano vuole progettare un bosco a Milano: una settantina di alberi in piazza e  Duomo.

Il nostro Sindaco, dopo aver acquisito la proprietà dell'area Rossani al patrimonio comunale, illustrò ai cittadini un progetto per il cosiddetto Parco Rossani che prevedeva, oltre alla stazione dei Carabinieri, peraltro condivisibile; il Presidio dei Vigili del Fuoco, Casa dello Studente, Casa delle Associazioni, Casa dell'altra Economia, Ostello della Gioventù, Sede della Circoscrizione, Centro Polifunzionale ed espositivo, una piazza coperta, Botteghe artigiane, Atelier, punti di ristoro, servizio di connessione wireless, punto vendita per turisti, Internet Point, caffè letterario, ristorante slow food, anfiteatro e parcheggio sotterraneo. Meritevole obiettivo è quello di creare innumerevoli siti per fare confluire tutti i bisogni sociali, ma in città ne esistono tanti altri da poter utilizzare a questo scopo, senza cementificare un parco e stravolgerne il concetto a scapito del verde il cui spazio ne risulterebbe enormemente ridotto. Un enciclopedia dei sogni da acquistare senza alcuna pianificazione economico-finanziaria e senza individuare a carico di chi sarebbero gli oneri di gestione e manutenzione !

Non vogliamo che la Rossani diventi “il paese dei balocchi”, ma semplicemente un pezzo integrato urbanisticamente con il resto della città. La cosa più intelligente ed opportuna da attuare, anziché sognare, credo che sia quella di aprire un confronto il più ampio possibile fra tecnici, urbanisti, architetti, geologi, naturalisti, botanici, esperti del traffico, sociologi, economisti per elaborare una o più soluzioni possibili con la supervisione di un valido architetto che dovrebbe calcolare precisi equilibri (canonici e oggettivi) tra le troppe e fatiscenti cubature esistenti da abbattere, che rappresentano quasi il 50 % dell'area,  e gli esistenti spazi verdi  da incrementare.

Nel testo “Linee guida per la progettazione degli spazi verdi urbani” gli autori: Ressi, Paolo and Sorrenti, Luca Marco (Facoltà di Architettura Politecnico di Torino), affermano che il verde, grazie alla sua capacità di assolvere a numerose funzioni dello spazio pubblico, può intervenire nella realizzazione delle città non più come semplice arredo, ma come strumento urbanistico di primaria importanza nella rigenerazione urbana. Infatti, i parchi, oltre ad aumentare il livello di qualità estetica della città, introducendo colori, profumi e dando forma al paesaggio, assolvono anche ad altre importanti funzioni:

  • ecologiche e sanitarie (riducono la pressione provocata dai fattori di inquinamento atmosferico, migliorano e rendono più salubre il microclima, accrescono il valore ecologico e di biodiversità dell'ambiente urbano;
  • sociali (favoriscono le relazioni e la coesione della comunità);
  • ricreative e culturali (legate alle esigenze dei cittadini di giocare, praticare attività sportiva, rilassarsi e contemplare la natura, imparando a conoscerla, a viverla e a rispettarla).

Gli autori sostengono che la possibilità di assolvere efficacemente a queste funzioni è subordinata però alla qualità del processo progettuale e alla successiva gestione e manutenzione.

Dulcis in fundo, si è appreso recentemente (Corriere del Mezzogiorno del 4.2.2010) che  l'Assessorato ai Lavori Pubblici del Comune sta raccogliendo proposte di privati per la ristrutturazione dei primi plessi” e quel sito, (come affermato candidamente), “sta attirando parecchie attenzioni”.

Si è fortemente preoccupati perché le lobbies dei costruttori, che via via si affacceranno, capaci di esercitare “le opportune pressioni”, avranno tutto l'interesse di affogare il verde con il cemento snaturando il concetto di Parco. Una volta accontentati, l'Amministrazione procederà poi ad offrire il regalino ai cittadini del  più volte sbandierato “bando-concorso di idee per un progetto europeo di riqualificazione complessivo”, ma di complessivo urbanisticamente valido ne resterà ben poco; forse per salvare la faccia si pianterà qualche albero e un po' di verde nelle aiuole e Bari sarà condannata a restare città provinciale e retroguardia per qualità della vita.  

Se la Pubblica Amministrazione continuerà a restare inerte bisognerà interessare l'opinione pubblica e mobilitare la cittadinanza e i Movimenti che hanno veramente a cuore il verde nella nostra città.

Il Movimento Civico Pro-Civitate, da sempre sensibile alle esigenze dei cittadini baresi, è già  intervenuto in merito alle problematiche della Caserma Rossani:

  • con la denuncia dell'esistenza delle tettoie dei capannoni rivestite di cemento-amianto friabile, poi rimosse;
  • con la proposta, sostenuta dal Ministero della Difesa, e successivamente accolta anche dal Comune di Bari, affinché in quell'area fosse costruita la stazione dei Carabinieri del quartiere Carrassi-San Pasquale.

Il Movimento Civico Pro-Civitate resterà sempre vigile per evitare scempi urbanistici e difendere la qualità della vita dei cittadini con l'impegno di far  emergere ogni e qualsiasi contraddizione in merito all'evoluzione del sogno o meglio dell' ”affaire Rossani”. 

Tuttavia Pro-Civitate , consapevole che il suo impegno e le proprie forze non saranno sufficienti a salvaguardare i diritti dei cittadini e le loro giuste aspettative ed attese, confida nella Vostra vicinanza,  sostegno e collaborazione.

In attesa di cortese riscontro alla presente e fiduciosi in una fattiva e reciproca collaborazione futura, si porgono cordiali saluti.

DE BELLO dott. LUCIANO

Movimento Civico Pro-Civitate - Bari
Il  Delegato dei quartieri Picone-Poggiofranco

Data: 05/03/2010
Autore: MOVIMENTO PRO CIVITATE BARI
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