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EmergenzaAMIANTO A ROMA: Benvenuti (Fare Ambiente) l'ultima segnalazione da S. Lorenzo
Chiediamo la realizzazione di un Osservatorio regionale permanente
AMIANTO A ROMA: Benvenuti (Fare Ambiente) l'ultima segnalazione da S. Lorenzo

AMIANTO: BENVENUTI (FARE AMBIENTE) L’ULTIMA SEGNALAZIONE DAL QUARTIERE  S.LORENZO

 NEL LAZIO SUBITO UN OSSERVATORIO PERMANENTE CON FUNZIONI DI COORDINAMENTO OPERATIVO

 “Continuano le segnalazioni al nostro sportello SOS AMIANTO, aperto telematicamente dal Coordinamento del Lazio di Fare Ambiente, al quale stanno continuando a giungere richieste di intervento da parte di numerosi cittadini. Quest’oggi è giunta la segnalazione di presenza pericolosa di amianto  sui tetto in Via dei Lucani, nel popolare quartiere di  S. Lorenzo a Roma. Sempre amianto in pessime condizioni e quindi pericoloso per la salute dei cittadini”.

E’ quanto ha dichiarato il responsabile delle relazioni istituzionali e coordinatore del movimento ecologista europeo Fare Ambiente per il Lazio, Piergiorgio Benvenuti.

“Inoltre segnalazioni  sono giunte recentemente a Fare Ambiente dai genitori dell’Istituto Comprensivo Via Cassiodoro, plesso che ospita diverse centinaia di bambini e ragazzi dalla scuola materna alle medie, da cittadini di  via Alfredo de Luca, presso il civico 21 dove a ridosso di villette esiste un capannone di circa 800 mq. con copertura in amianto. Dall’amianto sui tetti dei palazzi  in via Conflenti, zona anagnina, ad  una fabbrica in stato di abbandono con copertura in amianto nella periferia nord-ovest di Roma, e di una situazione analoga in  Via Caresana, ed ancora in numerosi edifici intorno al Fosso delle Campanelle.

Proseguono poi le segnalazioni di genitori preoccupati per la presenza di amianto nelle scuole, come in una scuola di musica popolare molto famosa a Roma, ed ancora nei palazzi di proprietà dell’Enasarco a Marconi, sul tetto del Provveditorato agli Studi in  via Pianciani, adiacente a  3 scuole, ed ancora su un palazzo di

Via Pio Joris 3 a Tor Sapienza. Nel quartiere Gregna Sant'Andrea nel x° municipio, in via  Michele Migliarini vi sono capannoni, lavanderie ed altro, con tetti in amianto, proprio accanto ad  un asilo nido,una materna e un oratorio con campi di pallone, a Magliana in Via della Magliana Vecchia vi è l’ex fabbrica Buffetti fra numerosi palazzi ed adiacente ad una scuola,  ma ancora in Provincia di Roma e di Frosinone, a Sora, a Genzano”.

 

“In Italia  a causa dell’esposizione all’amianto si registrano ben quattromila decessi ogni 12 mesi, ma la cosa ancora grave è che per realizzare una mappatura della presenza di questo materiale il Ministero dell’Ambiente aveva stanziato quasi nove milioni di euro e da cinque anni dall’inizio delle ricerche non tutte le regioni hanno adempito agli obblighi”.

 “Dai dati, comunque parziali forniti dalle regioni –prosegue Benvenuti- risulta che in Italia ci sono 27.680 impianti industriali, edifici o discariche da bonificare, e quello del Lazio è un caso a parte, infatti pur avendo ricevuto il contributo di 270 mila euro per la verifica della situazione esistente, dopo ripetute sollecitazioni,  si è giunti nel corso della precedente amministrazione ad un dato parziale ma altrettanto preoccupante, ci sono nella regione 803 edifici con presenza di amianto, e sono tutti pubblici. Mancano quindi le rilevazioni di tutte le altre tipologie edilizie e le discariche abusive molto numerose, comprese quelle esistenti in alcune Riserve Naturali.  Nel Lazio si contano fra i 50 e gli 80 morti l’anno, ma il dato allarmante è che in questa regione si è usato l’amianto nel comparto dell’edilizia di più rispetto al resto del Paese”.

“Ora le Istituzioni debbono intervenire con maggiore decisione –prosegue Benvenuti- si deve concludere la rilevazione a livello nazionale con i dati complessivi per tutte le regioni, si debbono stanziare fondi straordinari per le relative bonifiche e nel caso del Lazio chiediamo alla nuova Regione di procedere con la verifica globale di tutti gli edifici e di tutti i siti che potrebbero rappresentare un pericolo per la salute dei cittadini, cosa che non si è concretizzato sino ad oggi”.

“Data la situazione straordinaria sia attuale che in prospettiva, chiediamo di attivare un Osservatorio permanente per il Lazio al quale dare mandato di supportare scientificamente e con la conoscenza sul territorio di situazioni a rischio, con funzioni di coordinamento operativo”.

“ L'amianto non puo' ancora oggi rappresentare un pericolo per la salute dei cittadini, conclude Benvenuti”.

 FARE AMBIENTE LAZIO Ufficio Stampa

 Cell. 335.1353330

http://fareambientelazio.wordpress.com/

Data: 10/05/2010
Autore: Fare Ambiente Lazio
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